Travis & Fripp, Roma, 14 novembre 2010
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Travis & Fripp, Roma, 14 novembre 2010
Splendido concerto, ieri sera, della coppia Travis/Fripp alla chiesa evangelica metodista di Roma.
Le mie aspettative per la serata erano piuttosto alte, perchè il live at Coventry Cathedral mi aveva convinto appieno, sviluppando ciò che l'album Thread, a mio avviso, lasciava solo intravedere in termini di affiatamento e potenzialità.
Il concerto è iniziato all'insegna della tipica eccentricità frippiana, con quattro addetti dello staff che hanno recitato, in quattro lingue, un comunicato in cui veniva chiesto di non riprendere, registrare, fare foto, ecc., al termine del quale i quattro hanno anche eseguito una sorta di coretto a cappella, da cui emergevano scampoli di frase tipo "no photos... no cameras..." ecc. ecc. Poi sono entrati Travis e Fripp, che hanno ricevuto l'applauso del pubblico girati di spalle , dopodichè è iniziata la performance.
All'inizio, onestamente, ho fatto un po' di fatica ad entrare in sintonia con la musica, forse perchè la mia attenzione è stata attratta principalmente dal lavoro di Fripp con le pedaliere e i molteplici comandi della sua mostruosa apparecchiatura (che lui chiama scherzosamente "modulo lunare"), e forse anche perchè non ho riconosciuto nessuno dei brani presenti nelle registrazioni ufficiali della coppia.
La mia serata ha iniziato a decollare dal quarto brano, quando le magiche note di Moonchild hanno riempito la sala: un'esecuzione magnifica, più lunga di quella di Coventry, con un'improvvisazione di Fripp tesa e tagliente, molto diversa da quella del live ufficiale, seguita da un'altrettanto convincente improvvisazione di Travis e dalla ripresa del tema iniziale. Alla magia di Moonchild è seguita la magia di Blue Calm, bellissima improvvisazione di Travis al sax con accompagnamento ad accordi di Fripp, senza l'ausilio di sounsacapes.
Da qui in poi si sono succeduti altri brani inediti, tutti di altissimo livello (alla fine, gli unici pezzi già sentiti su disco saranno proprio Moonchild e
Blue Calm), in cui la sinergia dei due è stata assolutamente perfetta; Fripp, in particolare, non ha lesinato gli interventi alla chitarra solista, alternando il registro riflessivo a quello tagliente. Sono stato letteralmente travolto dalla musica, tanto che ho smesso addirittura di guardare i musicisti, completamente trasportato dalle emozioni del flusso sonoro (un paio di volte, riscuotendomi dalla trance in cui ero sprofondato, mi sono reso conto di avere un'espressione inebetita sul volto).
Ma la sorpresa più grande è arrivata nella seconda metà del concerto: su un soundscape impostato da Fripp e sostenuto da Travis, Fripp ha eseguito, con il suono saturo presente sull'album Red, le magiche note di Starless. Lì per lì sono rimasto incredulo: "avrò sentito bene?", mi son detto... sì, perchè poi l'improvvisazione si è allontanata dal mitico tema... per farvi, però, ritorno, inequivocabilmente, alla fine, quando Fripp ha chiuso il pezzo citando nuovamente le note immortali (alla fine ho anche sbirciato la scaletta che Fripp si era appuntato a penna, e al brano numero 8 c'era effettivamente scitto "Starless").
Beh, ragazzi, questa è stata un'emozione nell'emozione - totalmente inaspettata, peraltro - che mi ha fatto uscire dalla chiesa con la pelle d'oca (non solo in senso metaforico: ce l'avevo veramente!).
Insomma, grandissimo concerto, molto intenso, come d'altronde l'album live aveva lasciato sperare.
Tra l'altro, il fatto che Fripp stia riprendendo confidenza con un repertorio che sembrava messo da parte definitivamente, unito al fatto che stia
collaborando con gente che frequenta o ha frequentato quel repertorio (Mel Collins e Jakko Jakszyk), mi fa porre delle piacevoli domande: vuoi vedere che la collaborazione Jakko, Fripp & Collins si trasforma veramente nella nuova incarnazione del Re? (d'altra parte, Collins si è fatto scappare una dichiarazione in tal senso... e poi anche Tony Levin e Gavin Harrison sono coinvolti nel progetto)... e se così fosse, è così assurdo pensare che quell'eventuale incarnazione - che sarebbe lontana
dalla line-up di Discipline - suoni dal vivo anche brani come Starless e Moonchild?
Le mie aspettative per la serata erano piuttosto alte, perchè il live at Coventry Cathedral mi aveva convinto appieno, sviluppando ciò che l'album Thread, a mio avviso, lasciava solo intravedere in termini di affiatamento e potenzialità.
Il concerto è iniziato all'insegna della tipica eccentricità frippiana, con quattro addetti dello staff che hanno recitato, in quattro lingue, un comunicato in cui veniva chiesto di non riprendere, registrare, fare foto, ecc., al termine del quale i quattro hanno anche eseguito una sorta di coretto a cappella, da cui emergevano scampoli di frase tipo "no photos... no cameras..." ecc. ecc. Poi sono entrati Travis e Fripp, che hanno ricevuto l'applauso del pubblico girati di spalle , dopodichè è iniziata la performance.
All'inizio, onestamente, ho fatto un po' di fatica ad entrare in sintonia con la musica, forse perchè la mia attenzione è stata attratta principalmente dal lavoro di Fripp con le pedaliere e i molteplici comandi della sua mostruosa apparecchiatura (che lui chiama scherzosamente "modulo lunare"), e forse anche perchè non ho riconosciuto nessuno dei brani presenti nelle registrazioni ufficiali della coppia.
La mia serata ha iniziato a decollare dal quarto brano, quando le magiche note di Moonchild hanno riempito la sala: un'esecuzione magnifica, più lunga di quella di Coventry, con un'improvvisazione di Fripp tesa e tagliente, molto diversa da quella del live ufficiale, seguita da un'altrettanto convincente improvvisazione di Travis e dalla ripresa del tema iniziale. Alla magia di Moonchild è seguita la magia di Blue Calm, bellissima improvvisazione di Travis al sax con accompagnamento ad accordi di Fripp, senza l'ausilio di sounsacapes.
Da qui in poi si sono succeduti altri brani inediti, tutti di altissimo livello (alla fine, gli unici pezzi già sentiti su disco saranno proprio Moonchild e
Blue Calm), in cui la sinergia dei due è stata assolutamente perfetta; Fripp, in particolare, non ha lesinato gli interventi alla chitarra solista, alternando il registro riflessivo a quello tagliente. Sono stato letteralmente travolto dalla musica, tanto che ho smesso addirittura di guardare i musicisti, completamente trasportato dalle emozioni del flusso sonoro (un paio di volte, riscuotendomi dalla trance in cui ero sprofondato, mi sono reso conto di avere un'espressione inebetita sul volto).
Ma la sorpresa più grande è arrivata nella seconda metà del concerto: su un soundscape impostato da Fripp e sostenuto da Travis, Fripp ha eseguito, con il suono saturo presente sull'album Red, le magiche note di Starless. Lì per lì sono rimasto incredulo: "avrò sentito bene?", mi son detto... sì, perchè poi l'improvvisazione si è allontanata dal mitico tema... per farvi, però, ritorno, inequivocabilmente, alla fine, quando Fripp ha chiuso il pezzo citando nuovamente le note immortali (alla fine ho anche sbirciato la scaletta che Fripp si era appuntato a penna, e al brano numero 8 c'era effettivamente scitto "Starless").
Beh, ragazzi, questa è stata un'emozione nell'emozione - totalmente inaspettata, peraltro - che mi ha fatto uscire dalla chiesa con la pelle d'oca (non solo in senso metaforico: ce l'avevo veramente!).
Insomma, grandissimo concerto, molto intenso, come d'altronde l'album live aveva lasciato sperare.
Tra l'altro, il fatto che Fripp stia riprendendo confidenza con un repertorio che sembrava messo da parte definitivamente, unito al fatto che stia
collaborando con gente che frequenta o ha frequentato quel repertorio (Mel Collins e Jakko Jakszyk), mi fa porre delle piacevoli domande: vuoi vedere che la collaborazione Jakko, Fripp & Collins si trasforma veramente nella nuova incarnazione del Re? (d'altra parte, Collins si è fatto scappare una dichiarazione in tal senso... e poi anche Tony Levin e Gavin Harrison sono coinvolti nel progetto)... e se così fosse, è così assurdo pensare che quell'eventuale incarnazione - che sarebbe lontana
dalla line-up di Discipline - suoni dal vivo anche brani come Starless e Moonchild?
Nigel- Messaggi : 320
Data di iscrizione : 30.05.08
Età : 50
Località : Roma (originario di Parma)
Re: Travis & Fripp, Roma, 14 novembre 2010
molto interessante questo concerto da come lo descrivi e ottimi gli sviluppi possibili che potrebbero tramutarsi in King crimson.
Speriamo ragazzi perchè inizio a non credere più a nuove cose a firma KC, sarebbe l'ora di tornare!!
Speriamo ragazzi perchè inizio a non credere più a nuove cose a firma KC, sarebbe l'ora di tornare!!
Re: Travis & Fripp, Roma, 14 novembre 2010
La a Roma c'ero anch'io... !!!!
Mammamiachebbellezza !!!!
Splendido !
Mammamiachebbellezza !!!!
Splendido !
Wind on Water- Messaggi : 7
Data di iscrizione : 07.09.10
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