Keith Jarret
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Keith Jarret
Non è un musicista che ha nulla a che vedere come tipo di musica con i KC, ma io lo volevo citare perché ne vado assolutamente pazzo.
Anche chi non ama il jazz può ampiamente apprezzare una buona parte dei suoi album. E' un pianista incredibile, in grado di suonare tutto (ho uno stupendo cd di Mozart suonato da lui e la London PHil.) con una genialità e una padronanza mostruosa dello strumento.
Grandi gli album con la coppia ritmica De Jonette/Peacock, ma per chi ha problemi con il jazz consiglio i suoi cd in single, che in genere sono delle improvvisazioni dal vivo e lì, allora, si rimane senza parole per la straordinaria cratività, per la capacità di tirare fuori da un piano senzazioni, sentimenti, esplosioni che non ci si potrebbe immaginare e che attraversano tutti i generi di musica, soprattutto con grandi fasi melodiche.
La Scala, Concerts, Koln concert, Radiance, The melody at night, Paris concert, Vienna concert sono tutti capolavori, potete andare sicuri.
Ah, però ora che ci penso una cosa in comune con Frip ce l'ha..la misantropia anche lui sparisce se vede un flash e ha altre fisime che gli hanno addirittura chiuso le porte di Umbria jazz........
Anche chi non ama il jazz può ampiamente apprezzare una buona parte dei suoi album. E' un pianista incredibile, in grado di suonare tutto (ho uno stupendo cd di Mozart suonato da lui e la London PHil.) con una genialità e una padronanza mostruosa dello strumento.
Grandi gli album con la coppia ritmica De Jonette/Peacock, ma per chi ha problemi con il jazz consiglio i suoi cd in single, che in genere sono delle improvvisazioni dal vivo e lì, allora, si rimane senza parole per la straordinaria cratività, per la capacità di tirare fuori da un piano senzazioni, sentimenti, esplosioni che non ci si potrebbe immaginare e che attraversano tutti i generi di musica, soprattutto con grandi fasi melodiche.
La Scala, Concerts, Koln concert, Radiance, The melody at night, Paris concert, Vienna concert sono tutti capolavori, potete andare sicuri.
Ah, però ora che ci penso una cosa in comune con Frip ce l'ha..la misantropia anche lui sparisce se vede un flash e ha altre fisime che gli hanno addirittura chiuso le porte di Umbria jazz........
EruditeEyes- Messaggi : 70
Data di iscrizione : 19.11.08
Località : Siena
Re: Keith Jarret
Ho sempre sentito parlare benissimo di questo musicista, ma poi non ho mai ascoltato nulla (a parte alcune esecuzioni di Bach).
In particolare, tutti i miei amici dicono meraviglie del Koln Concert.
Per l'ennesima volta, mi riprometto di ascoltarlo.
In particolare, tutti i miei amici dicono meraviglie del Koln Concert.
Per l'ennesima volta, mi riprometto di ascoltarlo.
Nigel- Messaggi : 320
Data di iscrizione : 30.05.08
Età : 50
Località : Roma (originario di Parma)
Re: Keith Jarret
a me non piace il jazz "classico" ma i musicisti e gli arrangiamenti jazz su un pezzo più propriamente rock sì, un esempio su tutti il piano di Keith Tippett su Lizard oppure album di band progressive con influssi del genere..
uno che straconsiglio è "Per un amico" della PFM (a mio avviso migliore del ben più celebre "Storia di un minuto")
quindi proverò ad ascoltare Jarrett di cui ho sentito più volte un gran bene!
uno che straconsiglio è "Per un amico" della PFM (a mio avviso migliore del ben più celebre "Storia di un minuto")
quindi proverò ad ascoltare Jarrett di cui ho sentito più volte un gran bene!
moonchild- Messaggi : 158
Data di iscrizione : 07.03.08
Re: Keith Jarret
siamo in dueNigel ha scritto:Ho sempre sentito parlare benissimo di questo musicista, ma poi non ho mai ascoltato nulla
Re: Keith Jarret
Alla fine mi sono deciso e ho comprato il Koln Concert. Meglio tardi che mai!
In effetti, come immaginavo, è un vero capolavoro, che lascia senza parole per il fluire ininterrotto delle idee e delle intuizioni musicali, senza che l'ispirazione venga mai meno. Nessun esibizionismo virtuosistico né passaggi fini a se stessi, ma solo un flusso di coscienza in cui sembra che l'autore esprima i sentimenti più profondi e intimi (a proposito, in certi passaggi si sente che canticchia in sottofondo o batte il tempo con i piedi, un po' alla Glenn Gould).
Tra l'altro, come diceva EruditeEyes, l'atmosfera generale è molto distante da quella tipica del jazz, a cui magari si avvicina occasionalmente, ma molto alla lontana, così come avviene anche per la musica classica.
E' un disco che consiglierei a chiunque, anche perchè è molto immediato e si apprezza dal primo ascolto, pure se non si è grandi amanti del jazz (anch'io non sono un jazzofilo).
In effetti, come immaginavo, è un vero capolavoro, che lascia senza parole per il fluire ininterrotto delle idee e delle intuizioni musicali, senza che l'ispirazione venga mai meno. Nessun esibizionismo virtuosistico né passaggi fini a se stessi, ma solo un flusso di coscienza in cui sembra che l'autore esprima i sentimenti più profondi e intimi (a proposito, in certi passaggi si sente che canticchia in sottofondo o batte il tempo con i piedi, un po' alla Glenn Gould).
Tra l'altro, come diceva EruditeEyes, l'atmosfera generale è molto distante da quella tipica del jazz, a cui magari si avvicina occasionalmente, ma molto alla lontana, così come avviene anche per la musica classica.
E' un disco che consiglierei a chiunque, anche perchè è molto immediato e si apprezza dal primo ascolto, pure se non si è grandi amanti del jazz (anch'io non sono un jazzofilo).
Nigel- Messaggi : 320
Data di iscrizione : 30.05.08
Età : 50
Località : Roma (originario di Parma)
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