Nuovo libro sui King Crimson
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Nuovo libro sui King Crimson
Ciao amici,
voglio informarvi che è appena uscito il mio libro "King Crimson, il pensiero del cuore" (Arcana, pagine 239), reperibile o prenotabile ovunque. Il libro è un saggio musicale che vuole proporre un esame della storia crimsoniana sia dal punto di vista cronologico che musicologico, filosofico, e critico, in parallelo con esperienze e considerazioni personali dell’autore che ha amato, osservato, analizzato vicende e mutazioni del gruppo, rinvenendo nella produzione dei King Crimson la radice di un fondamentale concetto-sentimento, quello della Musica come arte che, attraverso la sintesi di corpo, anima e spirito, traduce in suoni l’esistenza e, con essa, il possibile destino dell’uomo e le infinite vibrazioni dell’universo.
Non so se si può postare la copertina del libro, che è comunque visibile sul web o sul mio profilo FB.
Il testo si compone di 23 capitoli, dagli inizi fino a A Scarcity of Miracles, e comprende anche 4 appendici:
1) Estratti da un’intervista a Robert Fripp contenuta nel video “Careful with that Axe”, documentario sui corsi di Guitar Craft (1991)
2) Il chitarrista jazz Claudio Fiorentini illustra e analizza il solo acustico di Cirkus, il solo elettrico di The Night Watch e il riff di Frame by Frame (con annesse partiture direttamente ricavate da Claudio)
3) Il chitarrista jazz Andrea Gomellini racconta la sua esperienza con il Guitar Craft
4) Discografia completa
Studio Albums
Live albums
ProjeKcts
Compilations
Releases del King Crimson Collectors’ Club (KCCC)
Extended Plays (EPs)
E' il frutto di un anno di lavoro, l'ho scritto sia per la passione che ho sempre nutrito per la musica cremisi, sia perché da molto tempo non venivano pubblicati libri sull'argomento, eccezion fatta per il libro di Donato Zoppo "Islands, testi commentati" uscito sempre da Arcana, nel 2013. Spero che il libro vi piaccia e gradirei avere vostri pareri. Grazie.
voglio informarvi che è appena uscito il mio libro "King Crimson, il pensiero del cuore" (Arcana, pagine 239), reperibile o prenotabile ovunque. Il libro è un saggio musicale che vuole proporre un esame della storia crimsoniana sia dal punto di vista cronologico che musicologico, filosofico, e critico, in parallelo con esperienze e considerazioni personali dell’autore che ha amato, osservato, analizzato vicende e mutazioni del gruppo, rinvenendo nella produzione dei King Crimson la radice di un fondamentale concetto-sentimento, quello della Musica come arte che, attraverso la sintesi di corpo, anima e spirito, traduce in suoni l’esistenza e, con essa, il possibile destino dell’uomo e le infinite vibrazioni dell’universo.
Non so se si può postare la copertina del libro, che è comunque visibile sul web o sul mio profilo FB.
Il testo si compone di 23 capitoli, dagli inizi fino a A Scarcity of Miracles, e comprende anche 4 appendici:
1) Estratti da un’intervista a Robert Fripp contenuta nel video “Careful with that Axe”, documentario sui corsi di Guitar Craft (1991)
2) Il chitarrista jazz Claudio Fiorentini illustra e analizza il solo acustico di Cirkus, il solo elettrico di The Night Watch e il riff di Frame by Frame (con annesse partiture direttamente ricavate da Claudio)
3) Il chitarrista jazz Andrea Gomellini racconta la sua esperienza con il Guitar Craft
4) Discografia completa
Studio Albums
Live albums
ProjeKcts
Compilations
Releases del King Crimson Collectors’ Club (KCCC)
Extended Plays (EPs)
E' il frutto di un anno di lavoro, l'ho scritto sia per la passione che ho sempre nutrito per la musica cremisi, sia perché da molto tempo non venivano pubblicati libri sull'argomento, eccezion fatta per il libro di Donato Zoppo "Islands, testi commentati" uscito sempre da Arcana, nel 2013. Spero che il libro vi piaccia e gradirei avere vostri pareri. Grazie.
Ultima modifica di Nicole F. Leonzio il Dom Dic 28, 2014 10:16 am - modificato 1 volta.
Nicole F. Leonzio- Messaggi : 8
Data di iscrizione : 22.11.14
Re: Nuovo libro sui King Crimson
Wow un saggio musicale sui King Crimson in italiano è cosa rarissima ; lo comprerò sicuramente!
Intanto ho visto su facebook la copertina con la foto da in the court se non sbaglio, molto elegante.
Mi sembra il compendio ideale per il libro di Zoppo, che invece era incentrato sulle liriche. Complimenti!
Intanto ho visto su facebook la copertina con la foto da in the court se non sbaglio, molto elegante.
Mi sembra il compendio ideale per il libro di Zoppo, che invece era incentrato sulle liriche. Complimenti!
Ti ringrazio molto
Ti ringrazio molto mrsalzano. Per un errore di battitura, qui risulto come Nicole e non Nicola. Sì, la foto è bella e l'edizione è stata ben curata da Arcana. Il libro di Donato Zoppo è estremamente ben fatto e accurato. Il mio sta ricevendo, grazie al cielo, dei feedback molto positivi e ne sono felice.
Grazie ancora, ciao
Grazie ancora, ciao
Nicole F. Leonzio- Messaggi : 8
Data di iscrizione : 22.11.14
Re: Nuovo libro sui King Crimson
Ciao Nicola, innanzitutto ti ringrazio di aver citato il forum nella webgrafia. Il libro mi è piaciuto molto, mi sembra il più completo,esauriente ed equilibrato uscito in italia (anche meglio di quello di Smith che, seppure più ricco di informazioni, ho sempre trovato un pò carente dal punto di vista dell'analisi musicale); Ora finalmente ho un testo di riferimento per avvicinare le mie nipoti al sacro verbo del re cremisi!
Le brevi note autobiografiche di chi, come te, ha vissuto "in diretta" l'uscita degli Lp del gruppo sono un plus notevole per me, sopratutto per chi ha, come te, cercato di riprodurre col suo gruppo di amici la loro musica. Quello che scrivi su Islands è al limite della commozione ed è vero che se c'è un disco dei Crimson atto a far breccia nel mondo femminile è proprio quello.
Sul giudizio sui dischi sono, in linea di masima, d'accordo con te, sopratutto sul paradigma che vede migliori i primi di ogni fase (In the Court, Larks Tongues in Aspic, Discipline), con l'eccezione della quinta però perchè io continuo a preferire The Power to Believe a The construkction of Light. Permettimi però un piccolo appunto: non mi è proprio piaciuto come hai liquidato Mc Donald & Giles (con un solo striminzito aggettivo "opaco"). Diamine è un disco fantastico che giustamente Smith nella sua biografia inserisce di diritto nel canone crimsoniano, analizzandolo ampiamente. Certo è relativamente poco conosciuto e, se vogliamo trovargli un difetto, suona un pò troppo naif e ingenuo alle nostre ormai ciniche orecchie ma è una possibile evoluzione che l'instabile miscela pop-jazz-rock dei Brondesbury Tapes avrebbe avuto senza il "diabulus in musica" frippiano. Ma lo stesso Fripp si è poi rammaricato di non aver potuto inserire la Birdman Suite in In the Wake of Poseidon come aveva inizialmente previsto. E come se tutto questo non bastasse, per me il disco vale un 8 pieno soltanto per il drumming eccezionale di Mike Giles (forse mai così in palla).
Essendo poi un tipo precisino, non posso non farti notare un refuso; manca del tutto nellla discografia la scheda di The Power to Believe. Ehi ma quell'album non ti piace proprio allora?!
Saluti.
Le brevi note autobiografiche di chi, come te, ha vissuto "in diretta" l'uscita degli Lp del gruppo sono un plus notevole per me, sopratutto per chi ha, come te, cercato di riprodurre col suo gruppo di amici la loro musica. Quello che scrivi su Islands è al limite della commozione ed è vero che se c'è un disco dei Crimson atto a far breccia nel mondo femminile è proprio quello.
Sul giudizio sui dischi sono, in linea di masima, d'accordo con te, sopratutto sul paradigma che vede migliori i primi di ogni fase (In the Court, Larks Tongues in Aspic, Discipline), con l'eccezione della quinta però perchè io continuo a preferire The Power to Believe a The construkction of Light. Permettimi però un piccolo appunto: non mi è proprio piaciuto come hai liquidato Mc Donald & Giles (con un solo striminzito aggettivo "opaco"). Diamine è un disco fantastico che giustamente Smith nella sua biografia inserisce di diritto nel canone crimsoniano, analizzandolo ampiamente. Certo è relativamente poco conosciuto e, se vogliamo trovargli un difetto, suona un pò troppo naif e ingenuo alle nostre ormai ciniche orecchie ma è una possibile evoluzione che l'instabile miscela pop-jazz-rock dei Brondesbury Tapes avrebbe avuto senza il "diabulus in musica" frippiano. Ma lo stesso Fripp si è poi rammaricato di non aver potuto inserire la Birdman Suite in In the Wake of Poseidon come aveva inizialmente previsto. E come se tutto questo non bastasse, per me il disco vale un 8 pieno soltanto per il drumming eccezionale di Mike Giles (forse mai così in palla).
Essendo poi un tipo precisino, non posso non farti notare un refuso; manca del tutto nellla discografia la scheda di The Power to Believe. Ehi ma quell'album non ti piace proprio allora?!
Saluti.
Re: Nuovo libro sui King Crimson
Caro mrsalzano, innanzitutto ti ringrazio per le belle parole di apprezzamento e per le tue annotazioni accurate. Su McDonald & Giles il mio giudizio è, ovviamente, personale; è probabile che io sia stato influenzato, nelle cose che ho scritto, dal resto della produzione crimsoniana che mi sembrava, e mi sembra, di tutt'altro livello.
L'assenza di The Power to Believe dalla discografia si deve, purtroppo, ad un refuso in fase di stampa. Qualora si dovesse procedere a una nuova edizione del mio libro (non una semplice ristampa, dato che in ristampa, ahimé, non si può intervenire) sicuramente non mancherà. Tieni presente che, in questa edizione, manca anche un indice dei nomi che la mia compagna aveva pazientemente elaborato. Le esigenze di controllo della spesa giocano di questi brutti scherzi, purtroppo.
I migliori i primi di ogni fase? Non esattamente, se dovessi stilare una personale classifica di dieci album, direi:
1 - Red
2 - Islands
3 - In the Court
4 - Lark's
5 - Discipline
6 - Lizard
7 - Starless and Bible Black
8 - Official Bootleg
9 - In the Wake
10 - The Construkction of Light
Grazie ancora, ciao
L'assenza di The Power to Believe dalla discografia si deve, purtroppo, ad un refuso in fase di stampa. Qualora si dovesse procedere a una nuova edizione del mio libro (non una semplice ristampa, dato che in ristampa, ahimé, non si può intervenire) sicuramente non mancherà. Tieni presente che, in questa edizione, manca anche un indice dei nomi che la mia compagna aveva pazientemente elaborato. Le esigenze di controllo della spesa giocano di questi brutti scherzi, purtroppo.
I migliori i primi di ogni fase? Non esattamente, se dovessi stilare una personale classifica di dieci album, direi:
1 - Red
2 - Islands
3 - In the Court
4 - Lark's
5 - Discipline
6 - Lizard
7 - Starless and Bible Black
8 - Official Bootleg
9 - In the Wake
10 - The Construkction of Light
Grazie ancora, ciao
Nicole F. Leonzio- Messaggi : 8
Data di iscrizione : 22.11.14
Re: Nuovo libro sui King Crimson
Accidenti, mi accorgo solo ora dell'uscita di questo libro, nonostante la notizia sia presente già da un po' sul forum!
Non vedo l'ora di leggerlo, anche perchè, fino ad oggi, fatta eccezione per il volume di Donato Zoppo sui testi, l'unico saggio in italiano che ho trovato è la breve (seppur ottima) prefazione ad un vecchio testo dell'Arcana scritto da Paolo Bertrando (King Crimson/Robert Fripp : tutti i testi e gli scritti con traduzione a fronte).
Mi ero già rassegnato a tentare di leggere la biografia di Sid Smith - cosa che comunque un giorno vorrei fare, nonostante il mio pessimo inglese - ma ora opto con priorità assoluta per questo libro.
Un saluto e tanti auguri di buone feste!
Non vedo l'ora di leggerlo, anche perchè, fino ad oggi, fatta eccezione per il volume di Donato Zoppo sui testi, l'unico saggio in italiano che ho trovato è la breve (seppur ottima) prefazione ad un vecchio testo dell'Arcana scritto da Paolo Bertrando (King Crimson/Robert Fripp : tutti i testi e gli scritti con traduzione a fronte).
Mi ero già rassegnato a tentare di leggere la biografia di Sid Smith - cosa che comunque un giorno vorrei fare, nonostante il mio pessimo inglese - ma ora opto con priorità assoluta per questo libro.
Un saluto e tanti auguri di buone feste!
Nigel- Messaggi : 320
Data di iscrizione : 30.05.08
Età : 51
Località : Roma (originario di Parma)
Re: Nuovo libro sui King Crimson
Grazie, Nigel, spero che il libro ti soddisfi. Gradirei un feedback appena ti sarà possibile.
Ciao
Nicola
Ciao
Nicola
Nicole F. Leonzio- Messaggi : 8
Data di iscrizione : 22.11.14
Re: Nuovo libro sui King Crimson
Complimenti, Nicola, per King Crimson - Il Pensiero del Cuore. Ho terminato il libro questo weekend e ne sono rimasto totalmente soddisfatto. Ho molto apprezzato la completezza con cui viene trattato l'argomento, dalle informazioni storico-biografiche, all'analisi tecnico-musicale, ai riferimenti letterari presenti nei testi. Ma soprattutto ho apprezzato il modo in cui hai cercato di esprimere le reazioni emozionali suscitate dalla musica dei Crimson; le analisi di alcuni brani, come Islands, Book of Saturday, Starless e The Sheltering Sky, mi hanno molto colpito, perchè a mio avviso sei riuscito a catturare perfettamente, con le parole, l'impalpabile magia di questa musica.
Sui giudizi che dài dei singoli album sono d'accordo con te, almeno in generale, mentre su qualche singolo brano i nostri gusti divergono (a me, ad esempio, piacciono Indoor Games, Lady of The Dancing Water, We'll Let You Know e Neurotica, mentre ti dirò che ho sempre trovato Cat Food poco in linea con l'estetica cremisi).
Mi fa piacere la tua considerazione per le prove del double-trio, troppo spesso sottovalutate - per me inspiegabilmente - da critica e pubblico. Vedere questa formazione dal vivo è stata, anche per il sottoscritto, fonte di grandissima emozione e meraviglia. Mi fa piacere, inoltre, che tu abbia apprezzato A Scarcity of Miracles, album accolto, in generale, piuttosto tiepidamente, ma che per me rappresenta una brillante fuoriuscita da un'impasse creativa che durava da un po' di tempo.
Venendo alle prove extra Crimson, penso che tu sia stato un po' ingeneroso con Robert Fripp & The League of Gentlemen, che io considero un gioiellino new wave (avrai notato che ho scelto la copertina come immagine del mio profilo), mentre il tuo giudizio positivo su The Bridge Between mi ha aiutato a riconsiderare questo album, che avevo abbastanza sottovalutato.
In conclusione, credo che il tuo saggio vada a riempire in modo egregio un vuoto, dal momento che, fino ad ora, un libro completo ed esauriente sulla storia dei King Crimson nel nostro paese non c'era, ed era un'assenza pesante vista la caratura del gruppo in questione.
Complimenti ancora, Nicola, e spero a risentirci qualche volta qui sul forum, dove la tua competenza e la tua passione risulterebbero graditissime.
Sui giudizi che dài dei singoli album sono d'accordo con te, almeno in generale, mentre su qualche singolo brano i nostri gusti divergono (a me, ad esempio, piacciono Indoor Games, Lady of The Dancing Water, We'll Let You Know e Neurotica, mentre ti dirò che ho sempre trovato Cat Food poco in linea con l'estetica cremisi).
Mi fa piacere la tua considerazione per le prove del double-trio, troppo spesso sottovalutate - per me inspiegabilmente - da critica e pubblico. Vedere questa formazione dal vivo è stata, anche per il sottoscritto, fonte di grandissima emozione e meraviglia. Mi fa piacere, inoltre, che tu abbia apprezzato A Scarcity of Miracles, album accolto, in generale, piuttosto tiepidamente, ma che per me rappresenta una brillante fuoriuscita da un'impasse creativa che durava da un po' di tempo.
Venendo alle prove extra Crimson, penso che tu sia stato un po' ingeneroso con Robert Fripp & The League of Gentlemen, che io considero un gioiellino new wave (avrai notato che ho scelto la copertina come immagine del mio profilo), mentre il tuo giudizio positivo su The Bridge Between mi ha aiutato a riconsiderare questo album, che avevo abbastanza sottovalutato.
In conclusione, credo che il tuo saggio vada a riempire in modo egregio un vuoto, dal momento che, fino ad ora, un libro completo ed esauriente sulla storia dei King Crimson nel nostro paese non c'era, ed era un'assenza pesante vista la caratura del gruppo in questione.
Complimenti ancora, Nicola, e spero a risentirci qualche volta qui sul forum, dove la tua competenza e la tua passione risulterebbero graditissime.
Nigel- Messaggi : 320
Data di iscrizione : 30.05.08
Età : 51
Località : Roma (originario di Parma)
Re: Nuovo libro sui King Crimson
Nigel, sono davvero contento delle cose che hai scritto e te ne ringrazio dal profondo del cuore. I giudizi, come sai, dipendono da svariati fattori e possono modificarsi, in alcuni casi, col passare del tempo, dato che anche il nostro gusto e la nostra sensibilità subiscono mutazioni. E' probabile, perciò, che la mia valutazione su quel disco dei League possa cambiare. Dovrò tornare ad ascoltarlo, chissà se, nel 2014, non mi farà mutare opinione. Grazie ancora, ciao.
Nicole F. Leonzio- Messaggi : 8
Data di iscrizione : 22.11.14
Re: Nuovo libro sui King Crimson
Ciao, amici, vi segnalo che su Jam Donato Zoppo ha pubblicato un'intervista al sottoscritto sui King Crimson e sul mio libro. Grazie a Donato per l'intervista e a Marco Di Donna per la foto!
http://www.jamonline.it/primo-piano-slideshow/far-pensare-il-cuore-e-pulsare-il-cervello
http://www.jamonline.it/primo-piano-slideshow/far-pensare-il-cuore-e-pulsare-il-cervello
Nicole F. Leonzio- Messaggi : 8
Data di iscrizione : 22.11.14
Re: Nuovo libro sui King Crimson
Ho il libro già da un mese, ma non lo leggo ancora
Mi spiego. Considero i testi sui KC una specie di appendice "sacra" e purtroppo rarissima alla musica del mio gruppo preferito, per cui me li centellino con cura...
Faccio una cosa simile con i libri di Alexander Lernet-Holenia ...me ne tengo sempre uno di riserva, ancora da leggere. Quando uscirà la prossima traduzione (ce ne sono sempre meno che possono esssere pubblicati in italiano) leggerò il penultimo
Lo so, la cosa è un po' maniacale, ma per chi segue le gesta di sua maestà da più di 40 anni non c'è da stupirsi...
Comunque credo che tra poco mi ci impegnerò.
Intanto faccio i complilmenti preventivi all'autore, per ora solo per l'idea
Mi spiego. Considero i testi sui KC una specie di appendice "sacra" e purtroppo rarissima alla musica del mio gruppo preferito, per cui me li centellino con cura...
Faccio una cosa simile con i libri di Alexander Lernet-Holenia ...me ne tengo sempre uno di riserva, ancora da leggere. Quando uscirà la prossima traduzione (ce ne sono sempre meno che possono esssere pubblicati in italiano) leggerò il penultimo
Lo so, la cosa è un po' maniacale, ma per chi segue le gesta di sua maestà da più di 40 anni non c'è da stupirsi...
Comunque credo che tra poco mi ci impegnerò.
Intanto faccio i complilmenti preventivi all'autore, per ora solo per l'idea
EruditeEyes- Messaggi : 70
Data di iscrizione : 19.11.08
Località : Siena
Re: Nuovo libro sui King Crimson
Grazie, EruditEyes, per i complimenti e per aver acquistato il libro. Da quel che scrivi forse siamo vicini come età. Lernet-Holenia lo conosco poco, di lui lessi solo Marte in Ariete, molti anni fa, in un periodo in cui mi ero appassionato alla letteratura viennese di primo Ottocento.
Ciao
Ciao
Nicole F. Leonzio- Messaggi : 8
Data di iscrizione : 22.11.14
Re: Nuovo libro sui King Crimson
King Crimson - Il pensiero del cuore
Nicola F. Leonzio
239 pagg Arcana Ed.
€ 19,50
Il libro di Leonzio va idealmente a completare, per la stessa casa editrice, quella trattazione iniziata da Donato Zoppo con il volume King Crimson Islands, interamente dedicato ai testi dei KC. Nicola F. Leonzio affronta “l’opera omnia” del re cremisi, parlando soprattutto della parte musicale ma non disdegnando commenti sui testi. E lo fa ottimamente. Semmai il difetto principale dell’opera si può considerare proprio questa volontà dell’autore di voler parlare di tutto in “sole” 239 pagine, tenendo conto che quasi una cinquantina sono dedicate alla mastodontica discografia completa del gruppo.
Resta il fatto che non si può che essere soddisfatti del risultato. Chi ama i KC si centellinerà le pagine con gusto, magari accompagnando la lettura, o la rilettura, all’ascolto dei brani così bene descritti da Leonzio.
Arricchiscono il testo tre esempi di studio su delle parti di chitarra di Fripp, oltre ad un paio di interviste.
Il fatto che l’autore sia stato un musicista dilettante (ma pur sempre di buon livello a quanto sembra di capire) che con il suo gruppo tanti anni fa iniziò a scoprire e suonare quella musica fornisce una prospettiva simpatica e interessante al testo. Testo che è ricchissimo di informazioni sia importanti, sia solo curiose. Non manca addirittura un breve “curriculum” di ogni membro del gruppo, sia prima che dopo l’esperienza cremisi.
Peccato solo che l’autore non abbia fatto in tempo ad inserire nel libro la rinascita del gruppo nel 2014.
Se devo fare un appunto, molto soggettivo però, è che forse trovo che si insista un po’ troppo sui legami tra le creazioni frippiane e le canzoni dei Beatles. E’ indubbio, per ammissione stessa di Fripp, che l’ispirazione “spirituale” data dalla musica dei Beatles sia stata una spinta iniziale del gruppo, che Lizard sia più o meno velatamente dedicato alla storia dei “fab four”, ma non credo si debba andare troppo oltre. Anzi, a mio modesto parere, dopo trenta secondi di “21st century schizoid man credo che a nessuno possa più venire in mente un pezzo dei ragazzi di Liverpool…
A esser pignoli trovo anche che vengano liquidati con un po’ troppa fretta alcuni passaggi dei ProjeKct. “Heaven and Earth” e “The deception of the trush” raggiungono un livello altissimo (non per niente il secondo, con un Gunn trascinante, me lo son goduto, inserito nella scaletta di un concerto dei KC “ufficiali” a Firenze).
Comunque le mie sono considerazioni personali che comunque nulla tolgono al valore assoluto del libro che anzi cercherò di pubblicizzare il più possibile via internet a non solo a tutti i cultori del mito dell’ “uomo con uno scopo”.
Nicola F. Leonzio
239 pagg Arcana Ed.
€ 19,50
Il libro di Leonzio va idealmente a completare, per la stessa casa editrice, quella trattazione iniziata da Donato Zoppo con il volume King Crimson Islands, interamente dedicato ai testi dei KC. Nicola F. Leonzio affronta “l’opera omnia” del re cremisi, parlando soprattutto della parte musicale ma non disdegnando commenti sui testi. E lo fa ottimamente. Semmai il difetto principale dell’opera si può considerare proprio questa volontà dell’autore di voler parlare di tutto in “sole” 239 pagine, tenendo conto che quasi una cinquantina sono dedicate alla mastodontica discografia completa del gruppo.
Resta il fatto che non si può che essere soddisfatti del risultato. Chi ama i KC si centellinerà le pagine con gusto, magari accompagnando la lettura, o la rilettura, all’ascolto dei brani così bene descritti da Leonzio.
Arricchiscono il testo tre esempi di studio su delle parti di chitarra di Fripp, oltre ad un paio di interviste.
Il fatto che l’autore sia stato un musicista dilettante (ma pur sempre di buon livello a quanto sembra di capire) che con il suo gruppo tanti anni fa iniziò a scoprire e suonare quella musica fornisce una prospettiva simpatica e interessante al testo. Testo che è ricchissimo di informazioni sia importanti, sia solo curiose. Non manca addirittura un breve “curriculum” di ogni membro del gruppo, sia prima che dopo l’esperienza cremisi.
Peccato solo che l’autore non abbia fatto in tempo ad inserire nel libro la rinascita del gruppo nel 2014.
Se devo fare un appunto, molto soggettivo però, è che forse trovo che si insista un po’ troppo sui legami tra le creazioni frippiane e le canzoni dei Beatles. E’ indubbio, per ammissione stessa di Fripp, che l’ispirazione “spirituale” data dalla musica dei Beatles sia stata una spinta iniziale del gruppo, che Lizard sia più o meno velatamente dedicato alla storia dei “fab four”, ma non credo si debba andare troppo oltre. Anzi, a mio modesto parere, dopo trenta secondi di “21st century schizoid man credo che a nessuno possa più venire in mente un pezzo dei ragazzi di Liverpool…
A esser pignoli trovo anche che vengano liquidati con un po’ troppa fretta alcuni passaggi dei ProjeKct. “Heaven and Earth” e “The deception of the trush” raggiungono un livello altissimo (non per niente il secondo, con un Gunn trascinante, me lo son goduto, inserito nella scaletta di un concerto dei KC “ufficiali” a Firenze).
Comunque le mie sono considerazioni personali che comunque nulla tolgono al valore assoluto del libro che anzi cercherò di pubblicizzare il più possibile via internet a non solo a tutti i cultori del mito dell’ “uomo con uno scopo”.
EruditeEyes- Messaggi : 70
Data di iscrizione : 19.11.08
Località : Siena
Re: Nuovo libro sui King Crimson
Ma non so, credo che Nicola abbia pagato il giusto tributo ad un gruppo la cui influenza sui primi dischi è innegabile. Anzi in effetti andrebbe detto che anche Belew è un grosso fan degli scarafaggi (vedi anche la cover di Free as a Bird) è molte sue ballad hanno una chiara marca Lennoniana.
Certo poi i Crimson sono stati talmente geniali ed eclettici che sono stati aperti a mille influenze, però l'impronta beatlesiana (prevalentemente) sugli album di studio c'è ed è stato giustissimo rimarcarla.
A proposito di input mi stavo giusto ascoltando In Held 'Twas In I dei Procol Harum (grandissimi) ed anche lì...
Certo poi i Crimson sono stati talmente geniali ed eclettici che sono stati aperti a mille influenze, però l'impronta beatlesiana (prevalentemente) sugli album di studio c'è ed è stato giustissimo rimarcarla.
A proposito di input mi stavo giusto ascoltando In Held 'Twas In I dei Procol Harum (grandissimi) ed anche lì...
Re: Nuovo libro sui King Crimson
Il file originale del mio testo era di 288 pagine. Dal libro sono rimaste escluse, per ragioni editoriali indipendenti dalla mia volontà, un corposo indice dei nomi e le traduzioni da parte mia di alcuni testi (e ciò si capisce, dato che era non da molto uscito il bel libro di Zoppo) oltre alle bio dei musicisti che hanno collaborato alle appendici. Ciò, comunque, muta poco la sostanza del prodotto. Le pagine dedicate alla discografia sono quaranta.
Riguardo all'influenza dei Beatles, avendo avuto il sottoscritto la possibilità di esaminarne gli spartiti e di eseguirli quando - ahimé, troppi anni or sono - avevo un gruppo, posso riaffermare quanto scritto sul libro. Certissimamente, 21st non ha nulla a che vedere con la musica dei Fab Four, ma molti altri episodi o, soprattutto, passaggi dei cremisi lo testimoniano. Il che non vuol certo sminuire l'importanza dei KC nella storia della musica, sia ben chiaro. Il prog, senza i Beatles, forse non sarebbe mai nato. Il prog, senza i KC, non sarebbe mai stato quel che è. Proprio, però, perché il prog è una musica di contaminazione postmoderna, gli influssi sonori di alcuni predecessori sono ben visibili e individuabili, nei KC come in altri che, addirittura, trasponevano direttamente partiture classiche nella loro musica (Nice, EL&P, e gli stessi Procol Harum ricordati da mrsalzano, ma gli esempi sono innumerevoli).
Resta, di fondo, il discorso, di natura essenzialmente soggettiva, riguardo a certi episodi come i ProjeKcts. Stante l'innegabile perizia tecnico-musicale dei cremisi, l'impressione che ne ho è quella di una ricerca, una sorta di "spinta" verso nuovi orizzonti e nuove possibilità e, personalmente, non mi riesce di considerarli come prodotti "finiti". Apprezzo però, senz'altro, lo sforzo di non attestarsi su posizioni statiche né di adagiarsi su facili allori.
Ciò detto, ringrazio moltissimo EruditEyes per la sua bella recensione e per la pubblicità che vorrà farne. Lo ringrazio anche per i rilievi, un contributo che apprezzo sinceramente e mi arricchisce con considerazioni puntuali e per nulla scontate. Ringrazio anche mrsalzano per il suo commento.
Voglio segnalarvi che sul numero di questo mese di Rockerilla c'è una recensione sul mio libro di Antonello Cresti, autore del bel libro "Solchi sperimentali" che sta avendo un buon successo, come merita.
Grazie a tutti per l'affettuosa e appassionata attenzione.
Riguardo all'influenza dei Beatles, avendo avuto il sottoscritto la possibilità di esaminarne gli spartiti e di eseguirli quando - ahimé, troppi anni or sono - avevo un gruppo, posso riaffermare quanto scritto sul libro. Certissimamente, 21st non ha nulla a che vedere con la musica dei Fab Four, ma molti altri episodi o, soprattutto, passaggi dei cremisi lo testimoniano. Il che non vuol certo sminuire l'importanza dei KC nella storia della musica, sia ben chiaro. Il prog, senza i Beatles, forse non sarebbe mai nato. Il prog, senza i KC, non sarebbe mai stato quel che è. Proprio, però, perché il prog è una musica di contaminazione postmoderna, gli influssi sonori di alcuni predecessori sono ben visibili e individuabili, nei KC come in altri che, addirittura, trasponevano direttamente partiture classiche nella loro musica (Nice, EL&P, e gli stessi Procol Harum ricordati da mrsalzano, ma gli esempi sono innumerevoli).
Resta, di fondo, il discorso, di natura essenzialmente soggettiva, riguardo a certi episodi come i ProjeKcts. Stante l'innegabile perizia tecnico-musicale dei cremisi, l'impressione che ne ho è quella di una ricerca, una sorta di "spinta" verso nuovi orizzonti e nuove possibilità e, personalmente, non mi riesce di considerarli come prodotti "finiti". Apprezzo però, senz'altro, lo sforzo di non attestarsi su posizioni statiche né di adagiarsi su facili allori.
Ciò detto, ringrazio moltissimo EruditEyes per la sua bella recensione e per la pubblicità che vorrà farne. Lo ringrazio anche per i rilievi, un contributo che apprezzo sinceramente e mi arricchisce con considerazioni puntuali e per nulla scontate. Ringrazio anche mrsalzano per il suo commento.
Voglio segnalarvi che sul numero di questo mese di Rockerilla c'è una recensione sul mio libro di Antonello Cresti, autore del bel libro "Solchi sperimentali" che sta avendo un buon successo, come merita.
Grazie a tutti per l'affettuosa e appassionata attenzione.
Nicole F. Leonzio- Messaggi : 8
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